Restauro

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Restauro2019-03-05T09:32:21+00:00

Il complesso architettonico piemontese che appare recepire nei modi più diretti e secondo un programma realizzativo definito e conchiuso il modello gotico (visto certamente quale risposta simbolicamente valida e coerente all’istanza del committente), è quello vercellese di Sant’Andrea, pensato nel 1217 e avviato due anni dopo. (Giuseppe Carità, Architetture nel Piemonte del Duecento, in Gotico in Piemonte, a cura di Giovanni Romano, Torino 1992, p. 114)

La costruzione della Basilica di S. Andrea, avviata il 19 febbraio 1219, si concluse nel 1227, anno della morte del suo fondatore.

Sono stati ritrovati documenti che restituiscono testimonianza dei diversi interventi conservativi realizzati tra il XV secolo (1464 – il primo -) ed il XX secolo (1997 – l’ultimo -).

Sulla base del “MasterPlan di interventi”, approvato dall’Amministrazione Comunale nel 2014, a fronte della necessità di azioni più omogenee, sono stati definiti lotti ed obiettivi di restauro, in ragione alle risorse disponibili.

Proprio su questa base nel 2015 è stato avviato il primo intervento quale messa in sicurezza della facciata principale lungo via Galileo Ferraris, in ragione dei distacchi di frammenti di intonaco e di pietra.

Le analisi condotte restituivano lo stato del degrado dei materiali in opera su entrambi i fronti (interno ed esterno della facciata) esposti agli agenti atmosferici, permettendo anche di mettere in luce come l’inadeguatezza per dimensionamento o per materiali dei sistemi di deflusso, o anche per totale assenza- provocavano un progressivo depauperamento degli elementi architettonici ed artistici. Il restauro quindi ha riguardato, oltre che le porzioni di copertura della facciata e del retrovela, anche di sistemi di deflusso delle acque meteoriche.

L’attività condotta sugli elementi lapidei, sui supporti in laterizio e sugli intonaci ha riguardato anche il bel rosone e le lunette di facciata con il fissaggio della testa della statuetta raffigurante il Cardinale Guala Bicheri

Anche le torri laterali sono state oggetto di intervento sulle coperture, con un paziente lavoro di smontaggio, pulitura, consolidamento e rimontaggio dei  conci in laterizio smaltato.

Durante tali interventi si è proceduto alla pulitura e consolidamento del galletto sulla sommità della torre sinistra, simbolo della Basilica.

In concomitanza degli interventi sull’involucro esterno si è provveduto inoltre alla ricucitura della profonda crepa presente in navata destra, che risaliva ad un evento sismico del periodo medievale, presumibilmente nel 1369, mai consolidata.

Nel 2017 si è concretizzato un altro lotto d’intervento relativo alla torre campanaria realizzata tra la fine del XIV secolo e l’inizio del XV secolo. La torre campanaria della Basilica presentava una cortica assai compromessa sia per presenza di evidenti lesioni e fratturazioni nelle facciate, oltre a patine biologiche e stuccature inidonee. Le indagini strutturali hanno determinato la necessità di consolidamento soprattutto della struttura della cella campanaria e dei pinnacoli esterni, divenuti labili. Nell’ambito dei lavori recentemente conclusi si è provveduto al consolidamento strutturale ed alla ricomposizione della copertura in conci di laterizio smaltato, oltre che al restauro dei paramenti di facciata.

Insieme facciata

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Colonnina

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Pinnacolo torre sinistra

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